Nei miei 35 anni di attività in musicoterapia, sono stata spesso chiamata dalle scuole dell’infanzia e primarie (ma anche i nidi) per svolgere progetti di educazione musicale/musicoterapia, volti all’inclusione degli alunni con disabilità.
Fermo restando che la musicoterapia necessita di un setting, di un tempo, e di una strumentazione che difficilmente la scuola può offrire, da sempre preferisco parlare di educazione musicale, quando si tratta di intervento con le classi.
Ogni anno incontro nel mio studio allievi di corsi di musicoterapia che svolgono con me il loro tirocinio di formazione. Spesso l’argomento cade sulla scuola, perché la maggior parte di loro sono insegnanti, o svolgono già attività periodiche in ambito scolastico.
Ma il disorientamento è grande. Non si tratta sono di comprendere il valore, il senso e l’opportunità di apprendimento e crescita racchiusa nelle attività musicali che proponiamo, ma anche di creare percorsi educativi che, utilizzando il linguaggio musicale, siano occasione per gli alunni di socializzare, di accogliersi vicendevolmente, di ascoltare sé stessi e gli altri, di imparare ad aspettare, di maturare tempi attenzione preziosi poi in ogni altro ambito e materia.
L’elenco dei benefici può continuare: un buon percorso sviluppa competenze sul piano motorio (ordine nel movimento, coordinazioni, sincronia) linguistico (articolazione e fluidità della parola, rime, accenti, respirazione, intonazione della voce…) cognitivo (l’apprendimento della notazione favorisce i processi di astrazione, crea collegamenti, sviluppa memoria)… solo per citarne alcuni.
Ecco dunque che il corso “Progettare la lezione di musica nel scuola dell’infanzia e dell’obbligo” diventa una ricca possibilità per il musicoterapeuta, per mettere a frutto gli strumenti del suo lavoro e le sue competenze, in un ambito allargato, non solo nell’intimità della seduta di musicoterapia, ma anche nella vivacità della classe, per imparare a creare progetti mirati ai bisogni di tutti gli allievi, per proporre attività che vadano oltre la piacevole animazione del momento diventando pietre miliari del percorso educativo degli alunni, di tutti gli alunni.